lunedì 20 giugno 2016

Arte di strada a Lisbona

Murales a Quinta do Mocho
Negli ultimi anni, Lisbona si è riempita di forme e di colori insoliti, grazie alle opere di arte urbana, promosse dal Comune o da altre istituzioni, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio della città, soprattutto in zone periferiche e/o poco frequentate. Il caso più noto è indubbiamente quello della Quinta do Mocho, un quartiere popolare alle porte di Lisbona, nel comune di Loures, diventato, oggi, una delle più grandi gallerie d'arte urbana d'Europa. I murales della Quinta do Mocho servono non solo a rendere più bello e variopinto il quartiere, ma hanno uno scopo soprattutto politico e sociale, in quanto sfidano i pregiudizi e gli stereotipi che investono la popolazione locale, prevalentemente di origine africana e di classi sociali svantaggiate. Fa parte, insomma, di una strategia di attivismo politico attraverso l'arte.
Murales a Picoas
Un'altra tipologia d'intervento di arte urbana è quella che avviene negli edifici abbandonati o degradati nel centro storico. Molti di questi edifici sono classificati come patrimonio e, quindi, non possono essere demoliti, ma richiedono, per legge, lavori di restauro, volti a mantenerne identica la facciata.

Murales ad Alfama
Essendo questa una pratica abbastanza costosa, spesso  rimangono abbandonati per anni, con le finestre murate, ed è in questi casi che il lavoro degli artisti di strada risulta particolarmente efficace.
Il Tour letterario di Graça, di cui ho parlato in questo post, fa anch'esso parte di un progetto che ha interessato tutto il quartiere, riempiendolo di immagini legate alle scrittrici omaggiate. 
Vi sono poi esempi di progetti sporadici, ma altrettanto suggestivi, come quello che ha coinvolto un gruppo di alunni e professori che hanno realizzato due murales in un angolino di Alfama (Beco da Lapa), con la tecnica del trompe l'oeil, ovvero, creando un effetto di profondità.


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